Probabilmente tale materiale è il preferito da chi non vuole spendere soldi per progetti minimali e senza grandi pretese, ma può essere anche un materiale adatto per fare cose più impegnative.
Nello scorso numero del magazine, ad esempio, illustravo come da assi di bancali avessi ricavato una elegante cassapanca.
Certamente la cernita delle assi è laboriosa, ma con un poco di pazienza si riesce ad ottenere parti valide e pienamente utilizzabili.
In molti video si vedono processare assi di recupero direttamente alla pialla a spessore; questo è un procedimento errato, poichè tale operazione ci restituirà un pezzo sicuramente piallato, ovvero pulito, ma non necessariamente dritto, anzi, quasi mai!
Le assi di risulta vanno innanzi tutto ben bonificate da chiodi e particelle (sassolini, schegge di metallo ecc.) che spesso sono inglobate nel legno, poi si piallano a filo in modo da renderle dritte sia di faccia che di costa e quindi si passano a spessore.
Va da se che spesso questa operazione ci restituirà delle tavolette dallo spessore limitato, spesso intorno ai 15 mm se va bene, tuttavia possiamo benissimo accoppiare queste tavolette per realizzare travetti lamellari molto robusti, o tavole di dimensioni maggiori accoppiandole di costa, tavole che, sebbene abbiano uno spessore limitato, possono risultare comunque molto utili in moltissimi lavori.
Bisogna comunque tener presente che ci troviamo di fronte ad un legno per nulla stagionato e pertanto molto soggetto a movimenti naturali anche importanti; ma con qualche accortezza potremo utilizzarlo benissimo con grande soddisfazione.
Personalmente ne ho sempre una discreta scorta che utilizzo all'occorrenza.
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